Il nuovo libro di Camille Rose Garcia raccoglie i lavori realizzati dall’artista tra il 2007 e il 2011, quando si trasferì da Los Angeles nel Nord della California, vivendo in un capanno nei boschi.

Il mondo naturale ispira da sempre il lavoro della Garcia, concentrato sul tema dello smarrimento nella modernità e nel diventare troppo distanti dalla natura.

Le misteriose fate perverse che animano i suoi dipinti sono un’influenza del lavoro di William Burroghs, così come dei vecchi cortometraggi Disney e dei film d’animazione di Richard Fleischer; si muovono come dei grilli parlanti, dei commentatori critici dei fallimenti dell’utopia capitalista, mostrando una nostalgica passione per gli antichi riferimenti della cultura pop e uno sguardo disincantato e sarcastico sulla società.

I lavori raccolti in questo volume provengono dalle mostre realizzate a New York, a Berlino e a Los Angeles: Escape to Darlingtonia (2007) The Grand Illusion (Berlino, 2008) Ambien Somnambulants,(New York, 2008), The Hydra of Babylon, (LA, 2009), e Snow White and the Black Lagoon (LA, 2011).

Camille Rose Garcia è figlia di film maker messicano, attivista politico e pittore muralista. Si è formata realizzando murales sin dall’età di 14 anni per le strade di Orange County, visitando Disneyland e frequentando la scena punk.

Il suo lavoro ha avuto rilevanza internazionale ed è stato pubblicato in numerose riviste, da «Juxtapoz» a «Rolling Stone» a «Modern Painter» ed è entrato nelle collezioni del LACMA, della Resnick Collection e del San Jose Modern Museum of Art. Il suo libro The Illustrated Alice in Wonderland (Harper Collins) è stato un best seller. Vive attualmente nel NordOvest degli Stati Uniti, al confine con il Canada.

Camille Rose Garcia
Mirror, Black Mirror
pagg 176, euro 47,26 (su amazon.it)
Last Gasp

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