the magazine of everythingA prima vista sembra una rivista come tutte le altre, ma con The Magazine of Everything è meglio non fermarsi alle prime impressioni. Sulla cover, in effetti, c’è anche la bellona di turno. Solo che è Serena Grandi. Infinitamente sfatta, sotto la luce impietosa di un flash, la luce che la inchioda alla carta.

The Magazine of Everything è un mostruoso compendio dell’attuale (o un compendio del mostruoso attuale, vedete voi). Oltre 250 pagine di immagini, brevi testi limitati spesso a didascalie deliranti, e per il resto una sperimentazione tra l’underground più estremo e quelle ricerche engagè che animano tanta arte contemporanea.

Tra un Papa che si spara alla testa, dive del cinema anni Ottanta e un inserto Sex & Philosophy, la linea di demarcazione tra la realtà e l’immaginario, tra la foto che documenta e quella che schernisce, riproducendo le fantasie degli autori, si fa labile. Di più: si perde del tutto.

Dalla morte di Moira Orfei, agli attentati di Parigi, passando per protesi anatomiche, artisti camaleontici, automi estratti dalla spazzatura, pubblicità vere eppure finte. Everything is everything, una selva senza fine di immagini che si rincorrono. E dopo 250 pagine l’effetto ipnotico diventa rilassante: quando esce il prossimo numero?

Per avere (gratis) The Magazine of Everything: qui.
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