È terminato FestiWall, rassegna di street art della città di Ragusa, ma i 5 muri creati durante il festival restano lì, e sono 5 ragioni in più per visitare una città patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Una nota conclusiva dagli organizzatori: “Cinque artisti internazionali, cinque stili, cinque muri cittadini. Una città patrimonio dell’Unesco, il suo quartiere più grigio stravolto. Quindici mesi di lavoro sublimati in sette giorni mozzafiato! Sette giorni che ricorderemo come un’esperienza stimolante e bellissima: una settimana che ha rivoluzionato per sempre la città di Ragusa e l’ha trasformata in un museo a cielo aperto. Uno staff eccezionale che ci ha aiutato dalla prima all’ultima ora. Trenta ragazzi di venti e trent’anni, sessanta mani sulla città. Loro sono stati il vero motore del festival, senza, non ce l’avremmo mai fatta. Grazie a tutti voi, sapete chi siete! Grazie a pixelpancho, Moneyless, Daniel Eime, Natalia Rak e Millo: con le loro opere, hanno dato a Ragusa la terza dimensione, quella della altezza. Un’altezza che ha permesso alla città di potersi finalmente alzare sui propri piedi, guardarsi dall’alto, e vedersi più colorata e bella. Grazie al Comune di Ragusa e a tutti gli sponsor che hanno creduto in questo nostro, pazzo, progetto! Ci vediamo l’anno prossimo. Nasi in su! FestiWall siamo noi, FestiWall siete voi. ”

Qui il sito dell’iniziativa.

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