Gatti e artisti sembra un’accoppiata ovvia, ma la storia dell’arte è in realtà piuttosto parca nel raccontare la lunga storia d’amore tra i felini e i più talentuosi tra gli umani.

Certo, sappiamo della passione che ha unito Andy Warhol e la lunga genealogia di gatti della sua casa, tutti nominati Sam, come del rapporto speciale tra Picasso e la piccola Minù, ma di tanti altri ignoriamo ogni cosa, salvo ritrovarceli, come in questo caso, immortalati — padrone e gatto — entrambi impegnati a esercitare la professione di artista.

Saul Steinberg con il suo gatto
Saul Steinberg

Saul Steinberg con il suo gatto
Saul Steinberg

Salvador Dalì e un gatto nero
Salvador Dalì

Pierre Bonnard e un gatto
Pierre Bonnard

Pablo Picasso e il gatto Minù
Picasso e Minù

Pablo Picasso con il suo gatto
Pablo Picasso

Man Ray e il suo gatto siamese
Man Ray

Jean Cocteau con Karoun
Jean Cocteau con Karoun

Henri Matisse
Henri Matisse

Georges Braque
Georges Braque

Frida Kahlo con in braccio una scimmietta. Il gatto pare decisamente offeso!
Frida Kahlo con in braccio una scimmietta. Il gatto pare decisamente offeso!

Edward Gorey
Edward Gorey

Balthus
Balthus

Ai Weiwei con Lai Lai
Ai Weiwei con Lai Lai

Salvador Dalì a Bomarzo
Salvador Dalì a Bomarzo

Robert Indiana
Robert Indiana

Paul Klee
Paul Klee

Pablo Picasso
Pablo Picasso

Pablo Picasso
Pablo Picasso

Kandinsky con il gatto Vaske
Kandinsky con il gatto Vaske

Jean-Michel Basquiat
Jean-Michel Basquiat

Jacques Villon, Marcel Duchamp, Raymond Duchamp-Villon
Jacques Villon, Marcel Duchamp, Raymond Duchamp-Villon

Henri Matisse
Henri Matisse

Gustav Klimt
Gustav Klimt

Georgia O’Keeffee
Georgia O’Keeffee

Georgia O’Keeffe
Georgia O’Keeffe

Gary Baseman
Gary Baseman

Frank Stella
Frank Stella

Edward Gorey
Edward Gorey

Balthus
Balthus

Balthus
Balthus

Andy Warhol
Andy Warhol

Andy Warhol e Robert Indiana
Andy Warhol e Robert Indiana

Diego Rivera

L’argomento è apparentemente infinito, forse vorrete approfondire con uno (o più) di questi libri:

Il gatto ― la più elegante, cocciuta e scaltra delle creature ― è stato un soggetto prediletto da artisti di ogni cultura ed epoca, fin dalla notte dei tempi. La spettacolare incisione rupestre realizzata in Libia settemila anni fa è forse la più antica testimonianza di una zuffa tra felini, da cui prende avvio una lunga e ininterrotta tradizione visiva. Una profusione di immagini cui non sempre corrisponde un sentimento univoco verso il gatto che, se oggi è fra gli animali domestici più venerati, nei secoli è stato spesso vittima di odio e persecuzione. Da animale sacro nell’antico Egitto a deterrente contro i roditori nella civiltà babilonese, alleato dell’uomo contro gli aspidi dal morso letale, apprezzato per la tecnica venatoria e immortalato come valido compagno di caccia, il gatto si affranca via via dalle attività pratiche diventando l’indolente amico dell’uomo, che gli spalanca le porte della propria casa. La convivenza però non dura a lungo e la sua fortuna conoscerà ancora alti e bassi. Tanto che sul finire del Medioevo prevale l’immagine di malefico sodale del demonio, sprezzo che coincide con il ruolo sinistro cui è relegato nei dipinti. Quasi mai protagonista nelle tele dei grandi maestri ma mero accessorio raggomitolato ai piedi di una figura femminile, bisognerà attendere il sentimentalismo vittoriano perché torni in auge e un radicale cambio di status lo faccia ritrarre, insieme ai suoi compari, in intimistiche scene famigliari. È questo il periodo più propizio per essere gatto, un’età dell’oro sia per l’amorevole relazione con il compagno umano sia per il ruolo centrale che conquista nell’opera d’arte, dove finalmente la fa da padrone. Sensibile a ogni sfumatura felina, il più grande zoologo dei nostri tempi ci racconta la storia dell’arte attraverso la lente degli artisti gattofili. Simbolo di violenza spietata per Pablo Picasso che lo rappresenta in veste di predatore feroce, emblema supremo della sessualità femminile in Balthus, soggetto molto popolare tra vignettisti satirici e caricaturisti fino a diventare volano di denuncia politica con Banksy, il gatto è un’inesauribile fonte per esplorazioni visive e voli pindarici.

La storia dell’arte come non l’hai mai vista… Con i baffi e la coda! Dall’antichità ai giorni nostri, gli artisti hanno sempre considerato il gatto un soggetto affascinante e una fonte di ispirazione. Scopri i movimenti artistici che hanno fatto la storia con i 21 bellissimi ritratti felini che più li rappresentano. Dall’Antico Egitto passando per il Rinascimento, fino alla pop art e oltre, lasciati guidare in questo museo virtuale che espone i capolavori di ogni epoca. Dalla creative design le cui opere sono state esposte al New Museum di New York, alla House of Illustration di Londra e alla Gallery of Modern Art di Brisbane (Australia). Il regalo per i gattofili, per gli amanti dell’arte e per tutti quelli che hanno sempre trovato noiosa l’ora di educazione artistica. Età di lettura: da 9 anni.

Narra un mito indù: «Nella sua sesta reincarnazione il gatto diviene un guru perfetto. E allora deve cercarsi un discepolo tra gli umani. Di solito sceglie un intellettuale, un artista…». E un artista sceglie lui. Joselito, Bélaud, Bébert, Olympia, Kiki, Menegheto sono solo alcuni dei gatti famosi, compagni di vita e ispiratori delle opere dei loro illustri umani…