 Nel 1976 usciva, autoprodotto, The Writing on The Wall di Roger Perry, un tentativo di documentare quello che era successo tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Qualcosa di nuovo: la nascita della street art in Inghilterra (anche se il termine street art sarebbe venuto molto più tardi).
Nel 1976 usciva, autoprodotto, The Writing on The Wall di Roger Perry, un tentativo di documentare quello che era successo tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Qualcosa di nuovo: la nascita della street art in Inghilterra (anche se il termine street art sarebbe venuto molto più tardi).
Scrive Jon Savage: I graffiti che finiscono nell’obiettivo di Perry sono distanti almeno una generazione da quelli coloratissimi, tridimensionali e autoreferenziali a cui siamo ormai abituati. Sono invece messaggi carichi di urgenza che arrivano da un altro mondo, nascosto e invisibile, realizzati per essere letti dall’uomo della strada, che magari avrebbe preferito andarsene per i fatti suoi.
Il libro di Roger Perry (scomparso quarantasettenne nel 1991) era da tempo un fenomeno di culto, ma recentemente è stato ristampato in una nuova edizione (che se fosse un film, diremmo “rimasterizzata”). Averlo è un dovere.
[asa book]0993152007[/asa]














[asa]0993152007[/asa]
 
								 
									 
 




 
            