L’impegno civile di una donna e l’idea di libertà espressi in alcuni iconici scatti dell’attivista e fotografa Tina Modotti in mostra al Mudec di Milano dal 1 maggio al 7 novembre 2021.

Quella di Tina Modotti non è stata una vita semplice: per le condizioni di povertà, la famiglia si trasferì da Udine all’Austria, per poi tentare la fortuna negli Stati Uniti. Qui, la Modotti lavorò come attrice, si sposò con il pittore Robo, il quale, però, fuggì in Messico una volta scoperta l’infedeltà della moglie. con il fotografo Edward Weston.

Quando lei lo raggiunse, lui era già morto da due giorni. È qui che cominciò l’esperienza messicana di Tina Modotti, che affiancò Weston nella sua attività di fotografo. I due fotografavano i lavoratori, la gente di strada, le famiglie povere e la vita vera del periodo prima della Seconda Guerra Mondiale. È in questi anni che nacquero i rivoluzionari scatti in mostra al Mudec.

Le immagini lasciano trasparire una donna impegnata socialmente, ma anche dilaniata dalla fame e dalla miseria, in continua lotta per la sua libertà. La fotografia era per la Modotti strumento di indagine e denuncia sociale. Negli scatti è tutto reale, non ci sono effetti speciali, pose, miglioramenti artificiali. È tutto vero.

Donne, Messico e Libertà è una mostra che porta a riflettere sul tema della giustizia e sulla condizione della donna attraverso le varie epoche.

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